Compensi ai manager pubblici. Ma qual è lo scandalo maggiore?

Il ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, ha consegnato alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro della Camera i dati relativi alle retribuzioni superiori ai 294.000 euro dei manager pubblici. Al primo posto dell’elenco c’è il capo della Polizia, Antonio Manganelli, che ha guadagnato 621.253,75 euro.

“Manganelli, di origini irpine, uno degli investigatori di fiducia di Giovanni Falcone, poliziotto stimato anche all’estero e in particolare dalla Fbi, è stato pure questore di Palermo e Napoli” (La Repubblica, on-line).
La lista dei nomi è lunga e in molti preferiranno non scorrerla per evitare gravi turbamenti personali.
Alcuni livelli retributivi superano ampiamente i compensi di capi di Stato esteri e di personaggi con responsabilità ben più elevate rispetto ai manager di casa nostra.
Ma, a parte tale considerazione, mi ha colpito che nei giorni scorsi qualche politico insinuava che sono necessari compensi elevati per trovare dei manager validi ed all’altezza dei compiti.
Simili affermazioni fanno inorridire chi ben sa come vengono selezionati i dirigenti pubblici; è noto, infatti, che la maggior parte dei dirigenti sono designati e/o nominati dai partiti; senza procedure concorsuali, senza oggettivi criteri comparativi, senza preventive valutazioni tecniche delle competenze.
A seguito dell’introduzione del cd spoil system, nella nomina dei nostri dirigenti non vi è alcuna evidenza oggettiva sui criteri di scelta (dallo Stato alle Regioni; dal nepotismo universitario dal clientelismo diffuso e privo di mezzi di contrasto penale).
Non esistono nel nostro ordinamento (perché man mano eliminati con accorta tecnica normativa) regole e criteri idonei a dimostrare che la scelta ha privilegiato il migliore, per capacità individuali e merito, tra i candidati.
Nessuno può candidarsi ad un incarico dirigenziale esibendo il proprio curriculum e pensare che ci sarà una comparazione oggettiva e trasparente con altri curricula.
Questo è lo scandalo maggiore!